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La conversione

 

 

E' un mutamento di rotta, una nuova direzione di marcia. Secondo le Sacre Scritture, tutti gli uomini sono peccatori (cioè sbagliano direzione, conducendo la propria vita senza conformarsi alla Parola di Dio) e hanno quindi bisogno di convertirsi, ossia di dirigersi verso il Signore. Ecco perché Gesù ha ordinato ai suoi discepoli di predicare "ravvedimento [quindi cambiamento, conversione dell'uomo] e perdono dei peccati a tutte le genti" (Luca 24:47).

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La Bibbia afferma che "non esiste un uomo giusto, neppure uno" (Romani 3:10): nessuno, per quanto buono creda di essere, può considerarsi "a posto" di fronte a Dio. Paolo aggiunge: "A causa di un solo uomo [Adamo] il peccato entrò nel mondo e attraverso il peccato la morte, e così la morte dilagò su tutti gli uomini per il fatto che tutti peccarono" (Romani 5:12). Deduciamo da ciò che la condizione corrotta dell'uomo deriva dalla nostra personale responsabilità a partire dal primo uomo fino ad oggi (e i risultati sono purtroppo ben visibili).

 

Eppure, anche i migliori fra questi sinceri credenti dovettero sottostare al perentorio annuncio emesso da Dio per mezzo dell'apostolo Pietro: "Pentitevi, dunque, e convertitevi, perché siano cancellati i vostri peccati" (Atti 3:19). Ecco un sicuro riferimento alla responsabilità spirituale di ogni persona, e tanto più di noi uomini d'oggi così lontani e freddi nei confronti della vera religione.

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Il cambiamento interiore, dunque, è il primo requisito per camminare verso la grazia di Dio, la salvezza in Cristo: una salvezza che possiamo ottenere non per i nostri meriti, ma unicamente per quelli di Gesù, morto e risorto per i nostri peccati. Questo diverso atteggiamento interiore, fatto di umiltà e rispetto della Parola di Dio, consiste nell'obbedienza gioiosa e consapevole al Vangelo e si manifesta quindi nella professione di fede in Cristo, nel riconoscimento aperto dei nostri peccati, nel pentimento e nel battesimo, che è l'atto con cui otteniamo il perdono di Dio e l'ingresso nella Sua Chiesa (cfr. Atti 2:37).

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Dobbiamo ricordare che il battesimo, secondo l'insegnamento apostolico, deve essere impartito solo ad adulti consapevoli, e va fatto per immersione in acqua (il termine greco, traslitterato in italiano con la parola "battesimo", significa proprio "immersione"). Esso rappresenta il "seppellimento" del nostro "uomo vecchio" per dar vita ad un "uomo nuovo", purificato da Dio e pronto ad intraprendere una vita conforme al Vangelo (Lettera dell'apostolo Paolo ai Romani al capitolo 6).

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Tutto ciò si rivolge al cuore dell'uomo ed è più che mai attuale, tanto più quanto maggiormente sembra progredire fra la gente un senso di apparente "tranquillità", di distrazione e di indifferenza per i veri e seri problemi della nostra anima. Noi membri della Chiesa di Cristo siamo dunque tenuti a lanciare agli altri, dopo averlo fatto verso noi stessi, lo stesso grido che Pietro: "Salvatevi da questa perversa generazione!" (Atti 2:40).

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A molti sembrerà anacronistico e fuori luogo, ma, se così anche dovesse apparire, ciò dimostrerebbe ancor di più il bisogno disperato che c'è nel mondo della conversione a Cristo e quindi della riscoperta sia del vero problema dell'uomo (ossia il peccato, che ci porta verso una vita inutile e distante da Dio), sia della vera soluzione di questo problema: la grazia, il perdono di Dio e una nuova vita in Gesù Cristo, nella Sua famiglia che è la Chiesa.

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"Signore, da chi ce ne andremo? Tu solo hai parole di vita eterna. E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente." (Giovanni 6:68-69)

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Keywords: cristiani, Cristo, Chiesa, Antico Testamento, Nuovo Testamento, Gesù, Bibbia, Dio, Vangelo, battesimo.

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